Antonella è docente di scuola superiore di primo grado ed insegna arte e immagine. Anche se il suo lavoro assorbe molte energie e tempo, è pronta per mettersi a disposizione dell’Associazione. La malattia FSHD ha bussato alla porta della sua casa non ha potuto impedire che entrasse. Attraverso una ricerca in rete è venuta a conoscenza dell’associazione FSHD Italia ed è entrata subito in contatto. Dice sempre che quella “voce amica” dall’altra parte del telefono l’ha aiutata molto a rimettere ordine nel suo cuore e nella sua mente riuscendo così a ripristinare un cammino “possibile” nonostante la nuova “compagna di viaggio” così ancora poco gradita. Oggi è consapevole che c’è molto da fare per realizzare obiettivi vitali ancora da raggiungere, anche per quelle persone che, come lei qualche tempo fa, non sono a conoscenza di cosa li abbia raggiunti ed ignorano il proprio stato di salute. Per questo sente di poter mettere a disposizione “ascolto, empatia e confronto”, elementi indispensabili per affiancare tutte quelle persone che scoprono la FSHD. Ha un’estrema fiducia nella ricerca che può, in un tempo non troppo lontano, arrivare a fermare l’evoluzione di questa malattia rara.